AZIENDA OSPEDALIERA "PUGLIESE - CIACCIO

Presidio Ospedaliero "A.Pugliese"

U.O. CARDIOLOGIA – UTIC  EMODINAMICA e CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA

Struttura Semplice

SYNCOPE UNIT

DIRIGENTE: Dott. Francesco Arabia

 

 

    L’unità di Catanzaro è la prima realizzata nella Regione Calabria. Coinvolti medici di famiglia,cardiologi, medicina interna, neurologia, pronto soccorso.

    La sincope è una perdita di coscienza momentanea, di breve durata ed a ripresa spontanea. Rappresenta un episodio molto frequente: circa il 50% della popolazione perde coscienza almeno una volta nella vita.
Una perdita di coscienza passeggera può essere in rapporto a cause di diversa natura, nessun specialista è in grado di gestire da solo, da un punto di vista diagnostico e terapeutico, tutti i tipi di sincope ed occorre, quindi, una stretta e rapida collaborazione fra  più specialisti. 

    Per questo, è stato istituito presso l’Ospedale Pugliese di Catanzaro, sia per i pazienti ambulatoriali  sia per  ricoverati, un Centro per lo Studio della Sincope, unità di cui è responsabile il dottor Francesco Arabia

      Il Centro, uno dei pochi in Italia,  è il primo realizzato nella Regione Calabria; deliberato nello scorso mese di Gennaio dalla Direzione Aziendale del OC Pugliese di Catanzaro, è a disposizione per consulenze richieste dagli ospedali della provincia di Catanzaro  e della regione.
    Oltre ai medici della cardiologia, sono coinvolti quelli della medicina interna, del servizio di neurologia e del pronto soccorso con delle  linnee guida .

    In Italia ed in Europa, questi tipi di eventi hanno un forte impatto sugli ospedali con un 4-5% di richieste di intervento al Pronto Soccorso e con circa un 2% di ricoveri ospedalieri.

    Nella gran parte dei casi è in rapporto ad un riflesso vasovagale, responsabile di ipotensione e di rallentamento della frequenza cardiaca (sincope vasovagale o svenimento comune), con una prognosi estremamente favorevole. In una minoranza dei soggetti, è, invece, in rapporto a cause cardiache, prevalentemente aritmiche, internistiche o neurologiche ed in questi casi può rappresentare la prima spia di un processo patologico che deve essere prontamente riconosciuto. 

    Le prime Unità per la sincope da anni sono attive nel Nord Europa mentre in Italia sì è ancora agli albori.

COME E’ ORGANIZZATA E COME SI ACCEDE  
ALLA UNITÀ PER LO STUDIO DELLA SINCOPE

   Uno degli scopi del Centro è quello di gestire i pazienti il più possibile in ambulatorio, evitando il ricovero ospedaliero poco gradito da persone che, negli intervalli fra gli episodi, stanno generalmente bene.

    L’organizzazione ambulatoriale dell’Unità è di tipo Day Service, ovvero un percorso facilitato per eseguire gli accertamenti richiesti e chiudere la diagnosi nell’80% dei casi entro un tempo massimo di 20 giorni.
    Nel 20% dei soggetti nei quali la sincope permane da causa indeterminata, alla fine del percorso diagnostico, può essere impiantato un “loop-recorder” sottocutaneo, piccolissimo apparecchio rimovibile che registra di continuo l’elettrocardiogramma fino a 3 anni e consente pertanto di visualizzare lo stesso in corso di recidiva di sincope.

    Attualmente è attivo un ambulatorio giornaliero per 2 pazienti che accusano una perdita transitoria della coscienza con spazi predisposti per accertamenti cardiologici (ECG Holter 24 ore e 96 ore, ecocardiogramma, test da sforzo), per visita neurologica ed accertamenti neurologici (elettroencefalogramma, TAC cerebrale) e per visita internistica, oltre al Tilt Test (o test del letto inclinato) che rappresenta l’esame più specifico per i pazienti con sospetta sincope vasovagale.

      Grazie ai nuovi apparecchi costituiti dal lettino mobile a comando elettrico , dal modernissimo sistema di monitoraggio Holter di 96 ore o uso di monitoraggio cardiaco impiantabile (Linee guida europee)  il Laboratorio dello studio della sincope della nostra Azienda è oggi in grado di stratificare i pazienti a rischio di sincope aritmica da quelli da causa vasovagale. Pertanto i pazienti dopo il test vengono inviati se necessario o all'impianto di un pacemaker o all'impianto di un defibrillatore per la prevenzione della morte improvvisa. Per tutti quelli invece in cui la causa è vagale si stanno ottenendo ottimi risultati con l'autosomministrazione delle manovre di contropressione che evitano ai pazienti, soprattutto giovani, inutili e dispendiose terapie farmacologiche   

    L’accesso, prenotato tramite il CUP, avviene solo con la richiesta del medico di base, di uno specialista esterno (cardiologo, neurologo o internista) o di un medico del Pronto Soccorso.

    Un modello organizzativo che consente di avere meno ricoveri ospedalieri, esami più appropriati e un complessivo risparmio dei costi.

Per informazioni rivolgerso ai seguenti numeri: 0961883214  -  328 8103804

 

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